Dhanurasana - MAXXI - Concorso 2%

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Da collocare all’esterno dell’atrio d’ingresso principale dell’edificio

Rossa, sinuosa, aggettante, campeggia in aria con la massima visibilità e la minima invasività. L’opera rappresenta un uomo stilizzato in una postura di assoluta eleganza. La citazione diretta è quella della figura yoga detta del ponte: il corpo in posizione supina poggia sui piedi e sui palmi delle mani e disegna un arco teso. Un’armonia di linee in tensione che fanno risaltare la dinamica della struttura, conferendo un’idea di movimento a una curvatura statica. Proprio come un ponte in magnifico equilibrio.
L’intenzione è di suscitare in chi osserva dal basso all’alto, un’esperienza ambivalente, di protezione e al tempo stesso di slancio verso lo spazio.
La visione dal satellite mostra un profilo agile, che invita a planare in quel luogo. Un punto di riferimento che bene affianca le geometrie del disegno architettonico del MAXXI con i rimandi dell’opera (angoli, slittamenti di piani, sinuosità) al contesto museale.
Si è voluto imprimere un segno forte, ma senza invadere lo spazio calpestabile. Le persone – visitatori e semplici passanti – possono muoversi liberamente: la scultura si staglia sulle loro teste, interrompendo il rapporto terra/cielo, ma con l’effetto di sottolinearlo, creando una nuova relazione sotto/sopra più consapevole. Una presa di coscienza di elementi minimi della percezione: un riparo dalla pioggia e dal sole; una massa aerea che genera giochi d’ombra.
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Il corpo dell’opera forma un arco lungo complessivamente 40 metri circa per un’altezza massima di 12 metri. Si compone di una struttura di acciaio a croce formata da due travi portanti a “T” incernierati al centro. I quattro punti di appoggio si ancorano nel sottosuolo su apposite fondamenta. Sulle travi portanti viene saldato un guscio in alluminio verniciato. L’effeto finale sarà di un unico elemento che campeggia in aria agile e leggero.